giovedì 23 ottobre 2014

Bentornati...
Appena rientrata da una giornata di affiancamento in azienda durante i colloqui.
Faccia a faccia tra potenziali, come li definisco: potenziali datori di lavoro, potenziali nuovi collaboratori.
Solitamente le aspettative di un'head hunter durante questa attività sono molto alte, la presenza accanto al cliente impone responsabilità e rigore, d'altra parte ogni frase del nostro candidato è come se provenisse un po' anche da noi che lo abbiamo preselezionato.
Attenzione, preparazione, capacità di mediare prima, durante e dopo i colloqui sono spinti ai massimi livelli.
Purtroppo la realtà non sempre è come ce la immaginiamo, ed anche quando pensiamo di non aver tralasciato nessun dettaglio, ecco che la frase scomoda viene pronunciata, si entra in sala con un tailleur troppo scollato, o si fraintendono le domande poste...
Fortunatamente la reale competenza di settore appanna tutto il resto e quel che resta al cliente è qualche punto di domanda che noi headhunter saremo bravi a fronteggiare!
Solo un paio di note:
-  Se un potenziale datore di lavoro vi chiede cosa sapete su di lui ed il posto di lavoro vi interessa, non abbiate paura di mostrare tutta la vostra conoscenza, assolutamente bocciato un "vorrei avere da voi più dettagli"!
- Se non siete certi di aver correttamente compreso un quesito, non abbiate timore nel chiedere di ripeterlo, può capitare un misunderstanding e non comprometterà di certo l'esito del colloquio.
- Standing: che sia IMPECCABILE, sempre e comunque durante tutto l'iter di selezione: le interpretazioni come sempre sono soggettive, ma non credo di sbagliare se consiglio sia ad uomini che donne sobrietà, ordine e... nessun oggetto lasciato sul tavolo!
Alla prossima!





martedì 21 ottobre 2014

al via le presentazioni...

Un caro ciao a tutti i lettori....
Questo è il mio primo intervento sul mio primo blog, ed è qualche anno che non metto nero su bianco i miei propositi e pensieri, perciò perdonatemi fin da subito se la forma non sarà sempre impeccabile...
Come primo step, google mi ha chiesto di dare un nome a questo "diario digitale", nel senso di un titolo, e ho cercato di focalizzare l'obiettivo per cui ho deciso di aprirlo, che avesse a che fare con me e con quello che faccio, ossia con ciò che occupa la maggior parte del mio tempo e delle mie "risorse".
Ecco , per l'appunto, ciò a cui dedico i 2/3 della mia giornata, ma anche 3/3 se non fosse che in mezzo ci sono le ore di sonno e quei pochi minuti per la mia famiglia, è il mio lavoro...
Voi direte, certamente che idiozia, anche noi lavoriamo h24 e te che lavori anche meno non hai il diritto di parlare, figuriamoci di aprire un blog....
In effetti il mio lavoro ha a che fare con il lavoro degli altri , a dirla tutta il lavoro degli altri e' il nocciolo del mio lavoro...
Meglio darvi qualche indizio...
Se parole come RAL, driver, potenziale, KAM, referenze, "è sul mercato" vi sono familiari, o avete la fortuna di frequentare un esemplare della specie o peggio fate parte della categoria...siete un HEADHUNTER!
Chi non fosse avvezzo agli inglesismi può controllare su wikipedia, ci sono diverse interpretazioni, economia, musica, cinema, letteratura, scopro adesso che ci sono fenotipi persino nel baseball, e sono quelli che mirano alla testa dell'avversario, nel senso letterale del termine!
Con un'interpretazione fedele, anche noi miriamo alle teste delle persone , ma nel senso più ampio e metafisico, i nostri migliori amici sono i "cervelli" o meglio i talenti e non li miriamo per ucciderli nè per dargli fastidio (spero) ma per metterli in connessione con opportunità dai mille colori offerte dai nostri clienti !
Ecco, adesso dovrebbero sentirsi i violini.... :)
Il mio lavoro, come potrete immaginare, è ricco, ricco di persone, informazioni, tracce di surrealismo e a volte anche note dolenti....Ma come tutti i lavori a contatto con il "pubblico" ce n'è sempre una nuova da raccontare, agli amici, ai colleghi, ai parenti....anche agli sconosciuti attraverso un blog.
Questo è il proposito principale, raccontare ciò che succede quotidianamente nel mondo del lavoro, senza presunzione nè ipocrisia ma attraverso il contributo di un "facilitatore" del mercato...
Spero che sia utile!
Buona lettura
Claudia